"Il Mosaico", dalla Svizzera in concerto

A sostegno del progetto Music & Resilience nei campi profughi in Libano

13 lug
13 Luglio 2021, ore 20:30 Presso

"Il Mosaico" è una delle principali orchestre giovanili della Svizzera, che colpisce per il suo grande carisma musicale, entusiasmo e alta capacità tecnica.

L'orchestra ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali e suonato in molti paesi dell'Europa e del mondo, ha raggiunto il Brasile (2000), New York (2008) e il Giappone (2010) proponendo il suo variegato repertorio che comprende opere di tutti gli stili, con particolare attenzione alla musica del nostro tempo, in tutta la sua gamma (avanguardia, jazz, improvvisazione, gospel, musica africana, musical, musica brasiliana, ecc.).

Lo scorso anno "Il Mosaico" ha incontrato il progetto "Music & Resilience" promosso da Prima Materia nei campi profughi in Libano ed il direttore dell'orchestra, Hermann Ostendarp, ha accolto l'invito ad offrire un concerto nella nostra sede, nel comune intento di far sì che la musica, come strumento di espressione, socializzazione e trasformazione sociale, possa raggiungere tutti ed in particolare i bambini e i giovani in contesti più svantaggiati.

Il concerto sarà ad INGRESSO GRATUITO ma saremo felici di raccogliere le vostre donazioni a sostegno del progetto nei campi profughi, che vive ormai il suo decimo anno di attività, nonostante le gravi difficoltà di questo ultimo periodo.

La nostra speranza comune è che, nei prossimi anni, l'orchestra svizzera possa incontrare quella palestinese in Libano per un grande scambio culturale e musicale!

Quest'estate una delegazione di quattro operatori da Prima Materia si recherà in Libano per seguire i progetti che si svolgono, con difficoltà ma regolarmente, nei campi profughi di Sidone, di Tripoli e di Baalbek, oltre al supporto delle attività di musicoterapia clinica.

Il nostro partner locale "Beit Atfal Assomoud", la "Casa dei Bambini Resilienti", da oltre quarant'anni è in prima linea nell'offrire nuove e diverse opportunità ai giovani palestinesi che vivono nei campi, in condizioni di grave deprivazione per una circostanza sociale-politica che va avanti da oltre settant'anni ormai.