Lettera aperta del Consiglio di Prima Materia

Montespertoli, 14 aprile 2019

Lettera aperta del Consiglio di Prima Materia

 

Il Consiglio Direttivo dell'associazione Prima Materia, in rappresentanza dei suoi soci, comunica la propria posizione rispetto ai fatti sconvenienti riguardanti un richiedente asilo che è stato accolto, per un periodo di tempo limitato, nel Centro di Accoglienza Straordinario di Montespertoli.

A partire dal 2015 Prima Materia ha promosso attività volte a favorire il contatto e lo scambio tra i suoi soci ed i richiedenti asilo dei CAS di Lucignano e S. Quirico, con l'obiettivo di sostenere il loro percorso di accoglienza e favorirne la partecipazione attiva alla vita della comunità. Il progetto Spazi Aperti, sviluppato in accordo con il Comune di Montespertoli ed in collaborazione con ASEV, l'ente gestore dei CAS, si è reso possibile grazie alla mobilitazione della rete sociale che gravita intorno all'associazione, facendosi interprete e promotore delle motivazioni benevole di molte persone.

La presenza di un ospite con problematiche particolari ha messo alla prova i residenti del territorio, i frequentatori di Prima Materia e delle altre realtà che ne condividono gli spazi e gli stessi residenti del Centro di Accoglienza, rendendo in alcuni casi impossibile una convivenza serena.

Questa persona è legalmente presente sul territorio ma non ha diritto alle misure dell'accoglienza previste dalla legge italiana. Ciò ha reso praticamente impossibile che gli venissero offerti i servizi e le cure necessarie, avendo evidentemente bisogno di un'assistenza speciale e mirata.

Le problematiche sollevate dal richiedente asilo sono state rese note alle forze dell'ordine, all'amministrazione comunale ed ai servizi sociali che, nonostante le ripetute segnalazioni, non sono potute intervenire adeguatamente. Alcuni soci di Prima Materia ed altri operatori di ASEV hanno cercato a titolo spontaneo e volontario di mediare ed arginare la situazione, ma in assenza di un sostegno strutturale non hanno potuto fare molto.

Non escludiamo che questa persona, per quanto allontanata dall'associazione e dalle frazioni limitrofe, possa tornare nella speranza di ottenere un minimo di sostegno e di accoglienza: l'associazione non può offrirgli alcun supporto senza il sostegno dell'amministrazione comunale e dei servizi sociali. Resta ciò che, individualmente, ogni persona si sente di poter fare come scelta libera ed autonoma.

Il Consiglio di Prima Materia sostiene questa posizione di fronte agli enti pubblici e privati con i quali intesse relazioni di collaborazione, partenariato o di semplice vicinato. Ciascun membro di questo Consiglio e dell'Amministrazione si rende disponibile ad accogliere istanze provenienti dai soci, che riguardino queste o altre problematiche, presenti o passate, nel clima di fiducia e stima che caratterizzano il rapporto associativo.

Ugualmente, il Consiglio garantisce la prosecuzione del progetto Spazi Aperti in virtù della motivazione e del supporto che lo animano e il sostegno alle attività che in modo propositivo mirano a creare un clima di conoscenza, scambio, condivisione e supporto reciproco tra tutti i componenti della comunità.


il Consiglio Direttivo

Commenti

Salve.mi chiedevo.riguardo al ragazzo in questione.se venisse certificata una patologia.riguardo ai suoi comportamenti e appunto.collegati ad essa.nn potrebbe essere riintegrato nell'assistenza abitativa?

Ciao, ci sono delle persone competenti che si stanno interessando della sua questione, conoscendo le possibilità offerte dal sistema legale e dell'accoglienza in Italia.

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